Quando un duo di musicisti super collaudati che suona insieme nella stessa band da molti anni decide di metter su un progetto parallelo, il risultato è un esperimento quasi mai troppo deludente. Nel caso specifico, si tratta di Brent Smith e Zach Myers, voce e chitarra negli statunitensi Shinedown. Già nel 2014 avevano pubblicato due EP di cover acustiche (Acoustic Sessions, Part 1e Acoustic Sessions, Part 2), che erano piaciuti molto ai fan, tanto da portarli a voler ripetere l’esperimento ma stavolta in full-length, inframmezzando alle cover anche pezzi inediti. Sulla scia degli EP, il loro primo album sulla lunga durata si intitola infatti Volume 1, lasciando presagire già una futura continuazione (che in effetti arriverà a fine di ottobre, come hanno da poco annunciato).
Il disco si divide in modo equo, controbilanciando 5 cover con 5 pezzi inediti, disposti seguendo un filo logico tematico, legato strettamente ad un lavoro incentrato sul processo di scrittura (o ri-scrittura) che scruta in profondità l’animo umano ponendosi a metà strada tra il commento sociale (in pezzi come “Not Mad Enough”, scritta in seguito all’uccisione di George Floyd o in “The Weight Of It All” che invece affronta un tema molto delicato quale l’immigrazione) e momenti in qui la morsa si allenta un po’ verso un grado di distensione sonora più scanzonata (come nel caso del beat funky accennato dagli arpeggi di chitarra in “Panic!”)
Per quanto riguarda specificatamente le cover ( “Rockin’ In The Free World ” di Neil Young; “Better Now” di Post Malone; “Never Tear Us Apart” degli INXS, “Valerie” di Mark Ronson e Amy Winehouse e “Unchained Melody” dei The Righteous), il duo ha operato un processo di re-immaginazione creativa che li ha portati a spogliare i pezzi originali di qualsiasi orpello per poi farli rivivere ex-novo attraverso una resa essenziale, profonda, che sfrutta al massimo il potenziale della vulnerabilità espressiva dei singoli brani per trasmettere il loro aspetto più evocativo.
In un’intervista che ha anticipato l’uscita del disco, Smith e Myers hanno messo in chiaro che la dichiarazione d’intenti alla base del progetto stava proprio nel leggere in chiave personale aspetti legati alla loro vita, sia come artisti che come individui. Per questo, Volume 1 è un disco che si concentra sulle canzoni per quello che sono: un conglomerato di messaggio espresso a livello sonoro e a livello di lyrics.
Molto piacevole e denso. Aspettiamo il secondo volume.
Tracklist:
- Not Mad Enough
- Rockin’ In the Free Worl
- The Weight of It All
- Better Now
- Panic!
- Never Tear Us Apart
- Coast To Coast
- Valerie
- Since You Were Mine
- Unchained Melody
A cura di: Francesca Mastracci