Tracklist:
01. City of Ocala
02. Right back at it again
03. Sometimes You’re the hammer, sometimes You’re the nail
04. Dead & buried
05. Best of me
06. I’m already gone
07. Violence (Enough is enough)
08. Life @ 11
09. I surrender
10. Life lessons learned the hard
11. End of me
12. The do*****ent speaks for itself
13. I remember
14. Leave all the lights on (bonus track)
15. Good things (bonus track)
16. Same book but never the same page (bonus track)
Nella traccia successiva dal chilometrico titolo (fra parentesi una delle migliori del disco) affiora qualche tratto più mosh che sfoggia in un vero e proprio pezzo metalcore in "Dead & buried" dove fra voce incazzata e chitarre un pelo più tecniche del solito gli A Day To Remember danno spazio ai loro istinti più selvaggi; anche "Best of me" ambisce al podio come pezzo migliore del lotto, prima di un’acustica "I’m already gone" e dell’altra bellissima "Violence (Enough is enough)".
L’album è fatto bene però già in questi primi sette pezzi si palesa quello che a mio parere è un po’ il limite di questo gruppo: va bene la variabilità di stile ma accorpare 3-4 diversi generi assortiti mi sembra un po’ troppo; per carità, le doti compositive ci sono, eccome (vedi "The do*****ent speak for itself", che alterna il lato spensierato e il lato duro del gruppo, oppure le grandi aperture melodiche di "End of me") e le si riesce a vedere anche nelle 3 bonus track nella versione a nostra disposizione, ma alla fine mi resta un po’ poco, considerato il nome e la carriera alle spalle del gruppo.
Sarà la mia pluriventennale esperienza di ascolto del genere, sarà il rincoglionimento precoce, sarà il mix di generi ma sinceramente trovo che gli A Day To Remember siano un po’ troppo fuori fuoco, pur raggiungendo livelli discreti nei singoli "compartimenti musicali" che propongono: un po’ più di omogeneità e coerenza e saranno pronti per competere ai più alti livelli.
Recensore: Meskio