The Horrors fanno il loro atteso ritorno con il nuovo singolo Lout, la title track di un EP di 3 tracce uscito il 12 marzo su Wolf Tone/Virgin Music Label & Artist Services. Secondo il cantante Faris Badwan, “Lout parla della relazione tra scelta e possibilità, l’assunzione di rischi e la sfida alla fortuna. Come band, in particolare dal vivo, abbiamo sempre avuto un lato aggressivo e quando abbiamo cominciato a scrivere le nuove canzoni è diventato chiaro che stavamo andando in quella direzione.”
Il nuovo singolo dal taglio industrial è la prima nuova musica della band dal quinto album “V” uscito nel 2017, ed è un notevole allontanamento sonoro dagli ultimi lavori.
“C’è qualcosa che sembra un ritorno a un suono più pesante, ma in realtà è a un milione di miglia di distanza da tutto quello che abbiamo.” dice il tastierista Tom Furse.
Il bassista Rhys Webb dice “È la musica più cattiva che abbiamo fatto da Strange House. Un’intensa raffica di industrial noise. Un ritorno allo spirito e all’attitudine dell’album di debutto, ma proiettato nel futuro.”
Questo nuovo suono è accompagnato dall’estetica sorprendente dell’artwork, dalle immagini e da un’imminente collezione di merchandise nata dalla collaborazione tra la band e un nuovo team creativo guidato da Bunny Kinney, da un cortometraggio diretto da Jordan Hemingway e dalle foto scattate da Charles Jeffrey.
Dopo aver arruolato il talento del superproduttere Paul Epworth in ‘V’, l’EP Lout vede i The Horrors ritornare all’ autoproduzione, anche se in circostanze insolite dovute alla pandemia. Come spiega Tom: “Io e Joe ci siamo trasferiti entrambi da Londra verso le nostre rispettive coste e il processo è diventato più incentrato sul lavoro a distanza. L’inizio di Org l’ho composto cazzeggiando con alcuni campioni nel mio studio di casa, i suoni erano così aggressivi, sapevo che i ragazzi li avrebbero apprezzati. Gran parte dello sviluppo della musica siamo noi che lavoriamo a distanza in modo indipendente e poi ci riuniamo quando pensiamo di aver raggiunto il limite massimo di ciò che possiamo fare da soli “.
“In passato i nostri pezzi più pesanti nascevano dall’energia che veniva fuori suonando tutti insieme in una stanza, ma creare questa atmosfera da remoto è stata una sfida diversa.” dice Faris “Non vedo l’ora di suonare queste canzoni dal vivo perché c’è tantissima libertà in quel chaos.”
Come spiega Rhys, lo sconvolgimento globale del 2020 è stata un’esperienza stranamente liberatoria; “Siamo arrivati alla conclusione che non avevamo bisogno di fare questo EP per nessuno tranne che per noi stessi. La pressione di fare un singolo radiofonico o per la TV semplicemente non esiste più. L’unica cosa di cui dobbiamo preoccuparci è di fare la musica migliore che possiamo.”
The Horrors sono una delle band più enigmatiche emerse nella scena indie dei primi anni 2000. Dopo essere esplosa nel 2007 con l’album di debutto Strange House, la band ha sovvertito ogni aspettativa con il secondo album Primary Colours, un capolavoro psichedelico celebrato con uno spettacolo per il 10° anniversario alla Royal Albert Hall nel maggio 2019. I successivi Skying (2011) e Luminous (2014) hanno ulteriormente dimostrato il loro valore.
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