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Tracklist:
01. Ripshit (Hands up for the italians)
02. The public enemy
03. Hustler
04. Ambition is the shit
05. What keeps us alive
06. You hate because you can’t complete
07. Rebel, forever
08. Unto death
09. Neither forgive not forget
10. I never liked clowns
Una band che finora si è data un gran da fare, suonando a più non posso e crescendo stilisticamente dopo un esordio al chiaro-scuro come “The deceit”. Mettiamolo in chiaro da subito: di quel disco in “Ambition is the shit” c’è poco o nulla. A iniziare dalla proposta dei nostri, abili a dare una svolta elettronica al progetto pur tenendo saldi i canoni extreme del passato, in poche parole potenza metal oriented al servizio dell’innovazione. Ma oltre ad avere un sound accattivante (reso tale anche grazie a una super produzione che ha creato un muro sonoro impressionante) i Cry Excess hanno dalla loro anche un cantante che oltre a sapersi districare in più territori (dal growl allo screamo passando per tonalità più soft) è riuscito nell’impresa di non risultare banale coi suoi testi, andando a sbattere frontalmente contro chi ha parlato male della sua band, considerazioni a tratti ironiche ma che non lasciano indifferenti.
Licenziato dall’americana Luxor Records “Ambition is the shit” è un disco che potrebbe fare al caso vostro se siete soliti ascoltare brutti ceffi come Attila e Bury Your Dead.
Recensore: Golem