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Tracklist:
01. Stenti
02. Distanze
03. Margini
04. Il Gioco delle rose
Ep d’esordio per i romani GegenSchein, band darkwave riesumatrice di un genere di cui l’Italia fu tra i migliori rappresentanti mondiali negli anni ’80.
Ep di 4 pezzi, di buona fattura e ambizione, sentiti in maniera freddamente emotiva, quasi sull’orlo della rassegnazione, con testi forbiti ricercati parola dopo parola.
Il tutto inizia con "Stenti", probabilmente quella che più di tutte riprende quasi in toto la vecchia scuola darkwave italiana, soprattutto Diaframma; strumentalmente interessante ed avvolgente e voce linearmente viscerale. La successiva "Distanze" si fa complessivamente più nevrotica, il tutto condensato con un pregevole giro di basso e uno schizzato assolo chitarristico. La title track "Margini" rappresenta forse il pezzo più ambizioso del disco, un turbine cupamente senza speranza riecheggiando l’inerente scena inglese, Joy Division su tutti. L’ultima, "Il gioco delle rose", vesta i panni del singolo, più spensierata, più orecchiabile, più breve; coinvolgente riff di chitarra e bridges tempestivamente gradevoli.
Complessivamente "Margini" si dimostra un buon punto di partenza e di potenziale crescita per i GegenSchein, però devono dare un bel velo di originalità a tutto il progetto, cercando di distaccarsi dai marchi di band storiche darkwave, italiane e non. Come detto all’inizio, testi sempre interessanti e melodie suonate con cuore, ma il tutto deve essere una fase evolutiva che gli permetta di avere una propria identità, e sono sicuro che i ragazzi posseggano tutte le carte giuste per farlo.
Forza e coraggio.
Recensore: TheSydAnto