Ed eccoci a Torino per parlare dei We Survived The Maya, quintetto metalcore popolare nato nel 2012 che propongono ai nostri timpani il loro EP del 2014. Appena ho letto “metalcore” mi si è accesa quella vogliolina di “Caliban” e infatti le danze si aprono con un’intro elettronico che lascia spazio alla traccia di apertura che martella lasciando presagire una band di quelle belle ignoranti e invece, in men che non si dica, mi ritrovo nelle orecchie un ritornello di quelli che i “Beckstreet Boys” se li sognano; in pratica disagio ad alto voltaggio che va su delle basi elettroniche melodiche semplicemente evitabili, le quali purtroppo si protraggono nelle variazioni per tutta la durata del disco. I singoli estratti sono “Natural Retreading”, il cui video è un footage in studio ben realizzato e “Overcoming The Lion” in versione lyric video; entrambi con strofe toste, ritornelli da diabete, variazioni con basi electro-pop e virtuosismi vari contornati ovviamente con qualche breakdown qua e là.
Postmettendo che la produzione è ottima, i musicisti sono buoni, ma è come avere di fronte una cover band di un qualsiasi gruppo del panorama pop-core dei nostri tempi che dopo 5 tracce non lascia niente né in testa, né nel cuore.
Insomma: tanti scolli a V, virtuosismi, poca sostanza e troppa moda, anche nel sound.
Volendo dare un consiglio ai “We Survived The Maya” direi che l’onda pop va cavalcata sul momento e non cercando di ricorrerla per finire con una tavola di legno tra le mani in mare aperto. Sicuramente possono fare di meglio.
Recensione a cura di: Samuele Shescrazy
Tracklist:
- Mother Of Lies
- Natural Retreading
- Genetical Corruption
- Overcoming The Lion
- Purge Of The Wicked