I Trimantra sono tre ragazzi di Piacenza: Marco (chitarra), Matteo (batteria e pad), Simone (voce e synth). Me li immagino immersi nel silenzio della campagna emiliana, per la precisione all’Elfo Studio di Tavernago, tra atmosfere bucoliche e bicchieri di Gutturnio. Di sicuro mentre registravano il loro primo disco si fermavano per una pausa sigaretta e ammiravano la natura circostante, i terreni agricoli, il torrente Tidone. E magari al tramonto ne hanno approfittato per farsi qualche selfie tra i pomodori.
Non a caso il loro album di debutto si intitola “Visions From The Orchard” e queste visioni dal frutteto forse sono state influenzate proprio dal luogo in cui hanno registrato. Il disco è composto di otto tracce e ci porta direttamente nel mondo dei Trimantra, un mondo anarchico, lontano dai sentieri mainstream, più vicino all’alt rock e al grunge. Dopo la misteriosa intro di “Are You A Guest Or A Host”, si viene gettati nella mischia con “The Bicameral Mind”, dove la chitarra di Marco e la batteria di Matteo iniziano a picchiare sul serio.
“Landslide” è uno dei pezzi migliori di tutto l’album. C’è l’influenza dei Tool e degli A Perfect Circle, con una linea melodica pi˘ accentuata ci si potrebbe sentire anche qualcosa dei Metallica. In “M. T. L. C.” e “Full Circle” i Trimantra indagano la loro parte pi˘ emotiva e alternano momenti di rilassante lucidit‡ a ritmi di incalzante follia. “Joanna Palani” è dedicata alla ragazza danese (ma di origine curda) partita per la Siria per combattere contro l’Isis a fianco dei peshmerga. C’è dolore, c’è forza, c’è passione, la voce di Simone sembra uscita da una canzone dei Rage Against The Machine.
“Vespertine” è il brano più melodico del disco e personalmente lo avrei scelto come singolo, ma è “San Junipero” a conquistarmi, nonostante non sia un grande amante dei pezzi strumentali: dieci minuti di atmosfere ipnotiche, oscure, visionarie e oniriche. Sicuramente è un debutto positivo, ma non del tutto convicente, spero di risentirli presto con una produzione più centrata e un approccio meno lo-fi.
Tracklist:
1. Are You A Guest Or A Host?
2. The Bicameral Mind
3. Landslide
4. M.T.L.C.
5. Full Circle
6. Joanna Palani
7. Vespertine
8. San Junipero
A cura di: Claudio Molino