Uscito a marzo per la Garrincha Dischi “Sexsation”, del tastierista Sig.Solo e band (The Superstars). Dieci in totale le tracce del secondo lavoro di Solo, a sette anni di distanza dal primo, che anche grazie all’aiuto dei The Superstars riesce a creare atmosfere retrò molto curate e convincenti, che trasportano a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80, di cui il brano d’apertura, “Vanità”, ne è un perfetto esempio.
Un omaggi ai cantautori di quell’epoca un po’ lontana ormai, ma anche un’opera di studio e crescita personale, che ha portato il cantautore emiliano ad esprimersi sì alla maniera delle mai tramontate glorie italiane del tempo, ma sapendo unire la propria esperienza personale, come in “Del tutto naturale” e “Switch” ed il proprio gusto per le ballate un po’ nostalgiche, quasi made in USA, come ad esempio “Noi non abbiamo sogni”.
Onestamente “Sexsation” non arriva a colpire il cuore come forse gli ispiratori del lavoro di Sig.Solo hanno saputo e sanno tutt’ora fare, ma è comunque un disco che merita almeno un ascolto, soprattutto in virtù delle note poetiche di “Missili”, forse il pezzo più bello, e quelle movimentate di “Esotica” che fanno già sentire odore di estate grazie al piedistallo di cristallo blu, come il mare.
Non male.
01. Vanità
02. Qualcosa di speciale
03. Esotica
04. Quasi ababstanza
05. Missili
06. Del tutto naturale
07. Vegetali freschi
08. Switch
09. Non è di stelle
10. Noi non abbiamo sogni
Recensione a cura di: Gogo Wild