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Ondalternativa

Nachtcafè – Uomini e no

I percorsi della nuova canzone d’autore italiana passano questa volta per quella meraviglia di città che è Bolzano. Nachtcafè, sestetto raffinato che ci aveva ben allietati già con il primo disco omonimo del 2010, continua con questo secondo lavoro a sposare le proprie venature musicale tra il contemporary-folk, il tango e il jazz.
Le incursioni tra il canto popolare e la musica irlandese permangono forti e a tratti si fa avanti anche il richiamo al folk-prog che risulta incidere sull’impronta vagamente onirica che il disco tende a prendere.
Si parte con la title-track “Uomini e no”, filastrocca a impronta decisamente “Faber” che chiarisce subito quale sarà il carattere del disco. Il tono prosegue sugli stessi binari con “L’uomo che ride” per poi rallentare vistosamente con “Ballata del cacciatore crudele”, tenera ballad dolcissima e sognante.
Le melodie sono delicatissime, mi verrebbe da paragonarle ad una carezza di un genitore sulla guancia del figlio che sta per prendere sonno.
Melodie struggenti, adesso più briose, adesso più sospese, ma sempre immediate e dirette.
Fortissimi, come già accennato, sono i richiami vocali (…e non solo) a De Andrè, ma il risultato è convincente e omaggi a certi giganti della nostra canzone cantautoriale sono sempre (…e ci mancherebbe) ben accetti.
Il disco, c’è da dirlo, non scorre tutto alla stessa velocità e a tratti la volontà di “skippare” qualcosina sovviene, ma in definitiva, almeno per me, è rimasta solo una tentazione mai comunque concretizzata.
E c’è spazio anche per melodie vicine al “divertissement”, basti ascoltare “Un misantropo” e “Il vuoto dopo il salto”.
Il finale sembra farsi cupo con “Starbuck”, ma è solo un’illusione poichè il volo riprende subito quota con l’ultima traccia, “Il cono d’ombra”, dove l’assolo finale del flauto se la ride e ci dice che il viaggio è giunto al suo termine!

01. Uomini e no
02. L’uomo che ride
03. Ballata del cacciatore crudele
04. Non è un segreto
05. Avventure di un idiota
06. Corri straniero
07. Un misantropo
08. Il vuoto dopo il salto
09. Starbuck
10. Il cono d’ombra

a cura di: Simone Grazzi

Immagine che rappresenta l'autore: Gianni Antichi

Autore:

Gianni Antichi