Premessa: certo che da una band in giro da decenni ci si aspettava di più e invece, dopo sei anni d’inattività, gli Helmet, band rock new yorkese, sfornano un nuovo album privo di anima e contenuti.
“Dead to the World”, composto di undici tracce, risuona molto come una scarna e breve raccolta di un rock sempliciotto che potrebbe essere ascoltato da un gruppo di ragazzini americani che non sanno granché e si accontentano di poco. Se diamo un occhio in giro per la rete possiamo notare come gli Helmet vengano catalogati come heavy metal, ma trovare la parte heavy e quella metal in ogni traccia è praticamente impossibile. Abbaglio? Svista? No, solo un passato remoto che è stato abbandonato per una via così comune da non lasciar ne’ segno ne’ memoria ai posteri (forse solo l’ardua sentenza? Mah).
Dei bei riff potenti e tossici grooves di anni remoti, ad oggi rimane ben poco o forse nulla, ponendo la band nel gigantesco calderone dell’alternative rock popolato da migliaia di band che la retta via han smarrito… speriamo che gli Helmet la ritrovino prima o poi.
01. Life or death
02. My guru
03. Bad news
04. Red scare
05. Dead to the world
06. Green shirt
07. Expect the world
08. Die alone
09. Drunk in the afternoon
10. Look alive
11. Life or death (Slow)
a cura di: Tatiana Granata