I Disarmonia Mundi, band melodic death metal torinese, torna con un nuovo album, Cold Inferno, disco di 10 tracce, prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Ettore Rigotti al The Metal House Studio. Qualità di produzione altissima, sound pulito e potente. Guest vocals, come già in precedenti lavori, Bjorn Strid (Soilwork, The Night Flight Orchestra), un po’ come dire “squadra che vince non si cambia”, visto che si tratta di ingredienti di successo per questa band. I passati cambi di line up hanno comunque lasciato dei punti fermi nella produzione dei Disarmonia Mundi, la qualità, la creatività e il talento nella composizione e nella produzione.
L’album si apre con Creation Dirge, dando il via ad un fiume metal decisamente impetuoso e bello. Tutte le canzoni sono perfettamente distinguibili, melodie sempre diverse e assoli spezzano quello che potrebbe essere routine. Ma la routine per i Disarmonia Mundi significa solo tanta buona musica.
Tutte le intro dei brani lasciano con il fiato sospeso, riescono a creare la giusta attesa per l’ascolto. Sicuramente non inventano nulla, ma la loro produzione è di altissimo livello e per molte band è difficile riuscire a rimanere sempre su qualità di questo genere, soprattutto dopo anni di dischi, palchi, concerti. Molti gruppi fanno la loro apparizione, producono un buon disco e poi non sono più in grado di ripetersi, i Disarmonia Mundi non soffrono di questo disturbo e “Cold Inferno” ne è la dimostrazione. Un album che il loro pubblico apprezzerà sicuramente e che dovrebbe essere acquistato anche da tutti gli amanti del genere.
Da questo Lp potrebbero essere tratte molte canzoni per farne dei singoli trainanti, nessun brano risulta essere un riempitivo, questi sono i lavori da prendere ad esempio prima di entrare in sala d’incisione. Insomma, i Disarmonia Mundi sono promossi anche con questo nuovo album, non si limitano a fare i compiti, li fanno con talento e capacità superiori alla media.
01. Creation Dirge
02. Stormghost
03. Behind Closed Doors
04. Coffin
05. Oddities from the Ravising Chasm
06. Slaves to the Illusion of Life
07. Blessing from Below
08. Magma Diver
09. Clay of Hate
10. Toys of Acceleration
Recensione a cura di: Valentina Ferrari