L’ultima uscita discografica dei De Staat, band proveniente dai dintorni della riviera del centro-Olanda, è assai particolare.
Non si tratta di un album di inediti, ma di una mini-raccolta stupendamente riarrangiata di alcuni tra i brani più rappresentativi di 8 anni di storia tramite i loro tre album precedenti (Wait for evolution, Machinery, I_CON). Seppur rifatti in versione più intima, più contenuta e quasi confidenziale, parlare di “unplugged” non può che essere il termine più sbagliato.
I pezzi in questione vengono letteralmente sviscerati nella loro versatilità per venire stravolti ai limite dell’imprevedibile.
Un mix fantastico attraversando trascinante rap, sottile reggae, voci calde, pillole di psichedelia, riff vertiginosi, il tutto immerso in un’atmosfera musicale oscillante tra gli anni ’60 e gli anni ’80.
Alcune delle tracce vengono letteralmente stravolte dalle originali tanto da essere praticamente irriconoscibili a confronto, seguendo però un’ordine razionale e lineare e facendo di “Vinticious Versions” un prodotto veramente gradevole da mandare più volte in loop nel corso di una frizzante serata.
Vivamente consigliato, così come tutta la precedente discografia del gruppo olandese.
01. Get It Together
02. Buld That, Buy That
03. Input Source Select
04. Down Town
05. All Is Dull
06. Devil’s Blood
07. Sweatshop
08. Wait For Evolution
Recensione a cura di: TheSydAnto