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Quiet Quitting /Doppelgänger il doppio singolo dei BIG CREAM

In uscita oggi per la label italo-americana WWNBB, il doppio singolo Quiet Quitting /Doppelgänger rappresenta l’ideale prosecuzione del percorso musicale e concettuale iniziato dai BIG CREAM nel 2022 con il secondo album Hanging, lavoro che ha contribuito a forgiare un loro sound personale del tutto distintivo e riconoscibile, perfezionato anche grazie al conseguente tour che li ha portati a calcare numerosi palchi di rilievo sia a livello nazionale che internazionale. In particolare in questi nuovi brani la band concilia il post-punk con l’indie rock di matrice statunitense, raccontando con fare sarcastico non solo le proprie paranoie, ma anche quelle che imperversano intorno a noi.

Credits ph: Monia Mazzanti, Clara Santarelli

Accompagnato da un videoclip ufficiale ad opera di Andrea Zanini, in arte Zannunzio, “Quiet Quitting” è un brano post-punk che inneggia allo slackerismo in contrapposizione alla cultura della produttività in cui siamo immersi tanto da sprofondare in una
spirale senza fine, qui musicalmente rappresentata attraverso un centrifuga esplosiva di chitarre sferraglianti e ritmi serrati ed incendiari, il tutto amplificato da un sax impazzito e da una vocalità che si trascina disperata, risucchiando l’ascoltatore in un vortice di rumore annichilente. Da notare il contributo ai cori di Costanza Delle Rose (KOKO MOON, Be Forest), con cui la band, durante i giorni condivisi insieme suonando al SXSW, ha stretto un’amicizia sfociata anche in collaborazione artistica.

Più visceralmente noise e nevrotico è invece “Doppelgänger”, canzone che tratta del rapporto tra il corpo e la tecnologia, esplorando nello specifico il tema della perdita di centralità dei corpi a favore delle identità digitali, e di come l’esistenza di questi digital twins – generati dalla mercificazione da parte delle aziende dei dati personali – trascenda la nostra esistenza fisica. Argomenti in cui è chiara l’influenza del cinema di Cronenberg, in particolare del film Videodrome, a cui la canzone rende
omaggio citando la frase «Long Live The New Flesh» pronunciata da James Woods nel finale della pellicola. Si tratta forse del pezzo che meglio riassume l’insieme dei riferimenti musicali attuali della band: dalla no wave di James Chance passando per l’indie rock dei Minutemen, fino ad arrivare al post-punk nostrano di band quali Gaznevada e Neon.

Entrambi i brani sono stati registrati e mixati durante l’estate 2023 da Nicola Venturo al Buzz Farm Recording Studio di Bologna, mentre il master è stato eseguito da Greg Obis, cantante e chitarrista degli Stuck, presso il Chicago Mastering Service.

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