A due anni da “Tufo”, il loro debut album autoprodotto, i Before Sunset tornano con “Paura del futuro”: otto tracce più una che raccontano le classiche storie di provincia, la provincia italiana, la provincia contadina, si potrebbe addirittura dire la provincia velenosa parafrasando Lucio Battisti, quella da cui rischi di non uscirne vivo. Il disco inizia con “Congiuntivo”, una intro che ci trascina subito in atmosfere stordite e rarefatte.
Ma è soltanto un’impressione (sbagliata): dopo meno di due minuti parte “Condizionale”, uno dei brani migliori, decisamente energico, con chitarre aggressive e punkeggianti, che ricordano gruppi come Editors, Interpol e White Lies. “Welsh” è l’ipotetico punto di incontro tra gli Arctic Monkeys e i Marta sui Tubi, con un ottimo lavoro sia dal punto di vista dell’arrangiamento sia dal punto di vista della vocalità.
La giovane band di Casale Monferrato, composta da Alessandro Demaria (chitarra e voce), Matteo Carenzo (basso e voce), Luca Civitillo (chitarra) e Luca Ansaldi (batteria e voce), mantiene un buon livello anche in “Dammi un cielo”, che potrebbe benissimo sembrare una canzone degli Zen Circus: con un ritornello pi˘ azzeccato (è esplosivo, ma c’è qualcosa che non mi convince) avrebbe potuto aspirare al ruolo di outsider nelle classifiche musicali.
“La colpa è mia” è una ballad dalle parti di The Cure e Joy Division, ma non incide per originalità. “Playmobil” è un pezzo in bilico tra passato e presente, che utilizza la metafora del gioco per parlare di vita ingiusta. “1985” è un omaggio al film cult Ritorno al futuro di Robert Zemeckis, ambientato proprio nel 1985. La chiusura è affidata a “Prima del tramonto”, brano che richiama il nome della band e che fa tornare in mente i pomeriggi da piccoli, quando si tornava a casa rigorosamente prima del tramonto, perché la notte era solo per i grandi.
Tracklist:
1. Congiuntivo [Intro]
2. Condizionale
3. Welsh
4. Dammi un cielo
5. La colpa Ë mia
6. Playmobil
7. Legnaia
8. 1985
9. Prima del tramonto
A cura di: Claudio Molino