Nobody Listens, Nobody Care è un prodotto fantastico, di quelli che hai voglia di ascoltare continuamente, mentre sei in auto, mentre lavori al computer o mentre ti siedi per terra, o su un divano e premi play, nel silenzio di una stanza poco illuminata, ma che prende vita e colore da quella giusta combinazione di left e right, dalle controfasi e dal piacere di poter godere di qualcosa fatto con vero e certo amore.
I Farmer Sea, al loro terzo disco in dieci anni di attività, si muovono fra sonorità delicate, semplici melodie e atmosfere dal leggero sapore psichedelico. Il suono dell’LP mi ricorda qualcosa degli A Toys Orchestra di “Technicolor Dreams”, vera e propria pietra miliare della musica indipendente italiana cantata in lingua inglese, dei dEUS e in alcuni punti degli mi fanno pensare ad alcune creazioni degli Architecture In Helsinki (particolarmente in Goodbyes). Mentre la voce si occupa di reggere in modo deciso l’intera struttura del lavoro gli strumenti riesco ad essere sempre “giusti” e mai eccessivi, l’uso dei delay (fondamentale in una band del genere) è creativo e non stanca, non arrivando mai ad essere fuori luogo. A volte sembra di ascoltare degli ipotetici Deerhunter in versione pulita e raffinata, con piani sonori continuamente in movimento, che riescono a creare un andirivieni fluido. Bellissima la fugacità della liriche, a volte ironiche altre riflessive, a volte spinte verso un romanticismo commovente, per nulla scontato. Per nulla.
Fra i migliori lavori italiani di questo 2015. Senza alcun dubbio.
Tracklist:
- Happiness (Ocean/Space #2)
- Nice Places
- Goodbyes (Marvin Gaye Overdrive Blues)
- Comes A Day
- We Were Amazing
- Useless
- Lies For Good Things
- Killers
Recensione a cura di: Cesare Di Flaviano
Riferimenti: Sito Ufficiale