Gli Argo nascono nel 2011, sono una band marchigiana formata da Giovanni Di Placido, Diego Tancredi Cermaria, Vincenzo Marvin Chiappa e Enrico Carlo Baldarelli. I ragazzi esordiscono con l’EP omonimo, Argo, quattro brani cantati in italiano. Il loro genere è rock, con venature indie, alternative e pop.
La loro origine è molto diversa, i primi brani sono in inglese e anche il nome della band è diverso. Dall’incontro con l’etichetta Alka Record nasce finalmente il gruppo così come presentato all’inizio, un cambio radicale che porta a questo EP d’esordio.
Il lavoro è ben prodotto, musica pulita, si sono affidati a professionisti, tutto studiato e fatto con cognizione. E’ un disco decisamente indie alternative pop, il rock non è il genere che emerge. Dal primo ascolto sembra di ascoltare qualcosa di già sentito, giudizio solo parzialmente negativo, sicuramente hanno i loro riferimenti in alcune band più note, ma dall’altra parte c’è un fondo di positivo. Suonano e compongono da mainstream e non è per forza una brutta cosa, bello essere indie, ma l’anima commerciale può avere un riscontro positivo a livello di pubblico, etichette e case discografiche.
Non è musica che ti prende, di quella che ti spacca il petto in due ai concerti, di quella che ti fa saltare a tempo con la band. E’ quell’indie pop un pochino vuoto a livello di suono, ben fatto, ma non rock sporco e incazzato. I contenuti ci sono, forse penalizzati da suoni poco potenti.
Nel complesso è comunque un buon lavoro, non ci sono difetti, i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro, ma non arriva come potrebbe arrivare. Promossi sicuramente, ma in attesa di sentire altri pezzi e magari anche di vederli dal vivo per poter avere una visione più completa del loro essere.
Tracklist:
- Polvere di logica
- Brucerò
- Inutili Ideali
- Argo
Recensione a cura di: Valentina Ferrari
Riferimenti: Profilo Ufficiale Facebook